Jeroboam profumi, la linea di fragranze universali
La scelta di un profumo è sempre più complicata e lunga del previsto per coloro che sono alla ricerca di un accessorio da indossare (metaforicamente parlando) per completare il proprio look. Sono molti i brand commerciali che fanno impazzire uomini e donne, sia di lusso che non, ma sono altrettanti meritevoli di menzione quei brand che pur non avendo la stessa fama di altri sanno distinguersi per la loro peculiarità. Ed è proprio di uno di questi che vogliamo parlarti oggi, ovvero dei jeroboam profumi.
Come nasce il brand
Jeroboam nasce dalla vena creativa di Francois Henin, già possessore (e creatore) del brand Jovoy, il quale decide di farsi coadiuvare dal naso profumiere Vanina Muracciole. Il nome ha già tutto un suo perché: prende infatti spunto dall’omonimo champagne conservato in una bottiglia da 5 litri usato di solito in Francia per festeggiare occasioni speciali. A dimostrazione della particolarità di questa nuova linea di profumi, lo stesso fondatore introduce nel mercato Jeroboam definendolo come un esperimento esplorativo dei sensi, una combo creativa di note olfattive, nata quasi come un gioco tra lui e il naso profumiere. Le fragranze ottenute da queste prove, hanno dato così vita ad un marchio nuovo ed innovativo.
Ed è vero che Jeroboam ha qualcosa di diverso, a partire dal design dei flaconi: bottigliette da soli 30 ml, dalla forma minimale e sottile per far sì che occupino poco spazio. Ogni fragranza viene creata per lasciare il segno, per imprimere la propria impronta lungo il cammino. Se da un lato il flacone piccolo e compatto consente alla gente di tenere con sé anche in viaggio o in borsa il profumo, dall’altro riesce ugualmente a fare la differenza nei look indossati.
L’università dei prodotti Jeroboam
A fare realmente la differenza nei profumi Jeroboam è il fatto che vengono realizzati ad hoc per essere universali. Il fondatore preferisce che il suo profumo, moderno e muschiato, sia apprezzato dalle persone, indipendentemente dal genere. Non a caso, spesso a questa linea di fragranze viene affibbiato l’epiteto Esperanto, un termine coniato alla fine del 1800 allo scopo di poter creare una lingua universale. Per una società “nomade” e sperimentale come quella di oggi, i profumi Jeroboam diventano una “LingvoInternacia”, ovvero uno strumento internazionale nell’arte della seduzione: a volte le parole non servono ed ecco che subentra il profumo.
Linea esclusiva a base muschiata
La maggior parte dei profumi appartenenti alla collezione Jeroboam sono a basi muschiate, non molto ricorrenti nei profumi commerciali. L’intento del fondatore e del mastro profumiere Vanina era quello di poter portare sugli scaffali dei negozi un profumo che sapesse di pulito, ma che fosse in grado di distinguersi per le note di contorno. Ed ecco quindi che attraverso l’utilizzo di materie prime molto preziose, di ottiene un profumo in grado di offrire una performance che sia “vicina alla pelle”, trasformandosi cioè in una fragranza capace di toccare nell’ intimo. La differenza per Jeroboam sta proprio nell’uso di oli essenziali (che nel linguaggio tecnico dell’arte profumiera sono detti composti aromatici) all’interno della fragranza per esaltarne il valore.
Gozo di Jeroboam
Per farti capire quanto davvero sia in grado di distinguersi il marchio in questione, vogliamo fare un piccolo accenno al Gozo, fiore all’occhiello di Jeroboam. Si tratta di un potente profumo floreale dove la base muschiata va a combinati con la base legnosa e speziata. L’ingrediente “segreto” è un pizzico di ambra. Ogni singola materia prima viene selezionata con cura, fino ad ottenere un profumo caramellato, dolciastro ma non stucchevole, seducente ma non troppo forte. Abbiamo deciso di parlarti di Gozo per un motivo in particolare: con questo profumo vengono rotti i soliti schemi del brand e il flacone da nero diventa oro-arancio, per rievocare alla mente ricordi gioiosi.