Approfondimenti

Il processo di lavorazione delle pelli in una conceria

Tra le attività manifatturiere più antiche svolte dall’uomo troviamo senz’altro la concia della pelle. Si tratta di una delle attività primitive più diffuse, in cui il genere umano si era accorto che gli animali potevano tornare utili non solo per ottenere del cibo fondamentale per la propria alimentazione, ma anche per altri scopi.

Al giorno d’oggi tanti aspetti sono cambiati rispetto a quei tempi, con l’evoluzione della tecnologia che ha radicalmente innovato e cambiato il settore della lavorazione della pelle. L’obiettivo attuale, in fin dei conti, è quello di ottenere risultati di qualità, cercando di ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente che ci circonda.

I macchinari per concerie rappresentano senz’altro una delle più importanti innovazioni da questo punto di vista. Sono stati inventati dei nuovi bottali e delle innovative linee di spruzzatura, così come sono state rinnovate cabine ed essiccatoi, che ora sono dotate di sistemi decisamente all’avanguardia e consentono di sfruttare prestazioni sempre più efficienti ed efficaci.

La produzione in una conceria

Si parte sempre e comunque dalla pelle fresca, che rappresenta il prodotto iniziale. Quest’ultima è oggetto di asportazione e poi deve subire una serie di trattamenti di conservazione. In realtà, non c’è un solo sistema alla base della concia delle pelli, visto che ogni lavorazione è legata a un gran numero di fattori e di aspetti. Tra gli altri, troviamo senza ombra di dubbio anche il risultato finale che si ha intenzione di raggiungere, il tipo di pelle conciata che si vuole ottenere e così via.

Le varie fasi del processo di lavorazione

Come dicevamo in precedenza, si parte sempre dalla pelle. La separazione rispetto alla carne dell’animale è fondamentale, così come lo è pure la fase di conservazione, evitando che possa marcire. Si tratta di una fase della lavorazione che deve essere portata a termine direttamente nel Paese da cui arriva l’animale. Come si può facilmente intuire, ci sono tante tecniche che offrono la possibilità di ottenere un ottimo ed efficace livello di conservazione della pelle.

La pratica del rinverdimento si caratterizza per consentire la reintegrazione dell’acqua all’interno della pelle. In questo modo, quest’ultima potrà nuovamente contare su dei livelli di umidità uguali rispetto a quelli che aveva la pelle quando era ancora presente sul corpo dell’animale. La depilazione avviene tramite un efficace sistema chimico. In che modo si svolge tale attività? Provvedendo alla solubilizzazione dell’epidermide e del pelo, in maniera tale da poter effettuare una corretta separazione. In seguito, ecco che la calcinazione si prodiga nella preparazione dei pellami, in maniera tale che possano ricevere gli elementi conciati, che comporteranno un rigonfiamento della pelle.

Ci sono altre due fasi della lavorazione che in realtà si caratterizza per essere solamente opzionali. Si tratta della scarnitura in riviera e della spaccatura in riviera. Nel primo caso, si tratta di un’operazione che serve essenzialmente a ottenere uno spessore omogeneo lungo l’intera pelle. Nel secondo caso, invece, lo scopo è quello di effettuare la separazione della pelle in almeno due strati.

A questo punto, ecco che si deve provvedere alla decalcinazione, alla macerazione e allo sgrassaggio. La prima attività ha come obiettivo principale quello di rimuovere i vari residui di calce che si possono ancora trovare all’interno delle fibre, riducendo i valori del ph della pelle. La fase di macerazione serve a rendere più semplice l’estensione delle fibre della pelle, in maniera tale da aumentare il grado di assorbenza. Lo sgrassaggio, infine, serve a una funzione ben precisa, ovvero quella di rendere molto più semplice l’assorbimento dei prodotti chimici nelle successive fasi della concia, dando una mano alla riduzione e alla rimozione del grasso naturale che si trova all’interno della pelle dell’animale. Prima della concia c’è ancora la fase del piclaggio, che serve a bloccare in via permanente la macerazione.

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